Ci fu in tutta Europa a partire dal IV° secolo una grande fioritura di monumenti ispiratia quelli della terrasanta, inizialmente in modo molto generico, come le basiliche a Roma, ma in seguito alle crociate dell'IX secolo se ne fecero vere e proprie copie.
Fra i santi luoghi di Gerusalemme e la Hjerusalem bolognese è stata notata una chiara similitudine nella successione dei tre luoghi principali: il Martirium, il Santo Giardino con il Calvario e l'Anastasis, o Santo Sepolcro.
Gli edfici che compongono il complesso di Santo Stefano a Bologna, cioè un insieme di edifici sacri addossati tra loro e noti alla voce popolare come le "Sette Chiese", nonostante non siano più sette a causa dei repentini cambiamenti subiti nel corso del tempo, sono stati esaminati singolarmente e per ognuno di essi è stata condotta l'analisi dello stato attuale, della ricostruzione storico-leggendaria delle orgini e degli interventi di restauro subiti nel corso del tempo.
Il radicale restauro del complesso di Santo Stefano, fu iniziato intorno al 1870 e fu completato verso il 1930. La città di Bologna tra il XIX° e il XX° secolo fu interessata da un fervore restaurativo così dirompente che fu confuso il "vero" con il "falso" e quest'ultimo fu reso perfettamente mimetico dai restauratori.
I lavori di restauro sono stati effettuati in due fasi d'intervento: Durante la prima il conte archeologo Giovanni Gozzadini diede inizio ai lavori nel 1876 con la stretta collaborazione dell'architetto Raffaele Faccioli, futuro responsabile dell'Uffcio Regionale per la Conservazione dei Monumenti; Durante la seconda, invece, iniziata nel 1912 la coppia formata da Giulio Belvederi e dall'architetto Edoardo Collamarini diedero inizio alla ricostruzione dell'antica cappella della Croce, ovvero la misteriosa Chiesa della Trinità.
Al conte archeolgo Giovanni Gozzadini spetta quindi il merito di aver avviato per primo il recupero delle antiche vestigia del Santo Sepolcro, che noi abbiamo esaminato disegnando riproduzioni di piante e capitelli.
Calzolari Piero
lunedì 8 ottobre 2007
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